mercoledì 31 marzo 2010

Silenzio (part I)




Il silenzio.com'e' difficile interpretarlo.com'e' difficile spiegarlo.Dice tante cose,alcune confuse,altre fintroppo chiare. Cerco di ascoltarlo chiudendo gli occhi ora che non ci sei. Leggo il cuore, leggo dentro, lo comprendo,lo capisco e con pazienza lo accetto. Poso allora la mia anima sul cuscino ,affianco a te. Ti dono il mio riposo. Buonanotte.

domenica 28 marzo 2010

Andrea nel pacco rosso...



Deriva dal greco ἀνήρ (anēr), genitivo ἀνδρός (andrós), che indica l'uomo con riferimento alla sua mascolinità, in quanto contrapposto alla donna (corrispondente al latino vir, viri, mentre uomo nel significato di genere umano è homo, hominis in latino e ἄνθρωπος, ánthropos, ἀνθρώπου, anthrópou, in greco). Il nome greco originario, Andréas, rappresenta l'ipocoristico (vezzeggiativo), abbreviato al primo elemento, di nomi greci composti con andr- come Androclo, Androgeo, Andronico. Può essere anche considerato un derivato di ἀνδρεία (andrèia), termine che in lingua greca significa "valore, coraggio, virilità".

In altre lingue (in particolare l'inglese, il tedesco e lo spagnolo) il nome Andrea è usato prevalentemente o esclusivamente al femminile, laddove il maschile è Andrew, Andreas o Andrés.


(Wikipedia)


chissà....


giovedì 25 marzo 2010

Ci vuole pazienza...



Per dare vita a qualcosa di buono , sto imparando , ci vuole pazienza.
Pazienza, che parola lontana da me! Eppure sto riuscendo a gestirla per amore e per dovere.
Oggi , mi sono scontrata con la mia IMPAZIENZA di nuovo. Per fortuna ho avuto accanto due persone capaci di spiegarmi e mettermi un freno. Penso e metto in pratica il proverbio "La gatta frettolosa mette al mondo gattini ciechi ".
Dove voglio arrivare con questo preambolo?
Faccio parte di una band da più di due anni , siamo affermati nella città in cui viviamo ma per quanto grande non ci basta. Abbiamo vissuto grandi momenti di crisi e periodi favorevolissimi.
E' da ottobre che cerchiamo la svolta, qui in Italia la nostra musica è purtroppo poco vendibile , perchè ascoltata da una minoranza e le occasioni che si hanno di suonare per iniziative importanti sono spesso pilotate puntando a spellare i musicisti anche della propria dignità artistica.
Purtroppo siamo nella terra della poca qualità e della caccia al "vendibile" . Noi siamo vendibilissimi all'estero ma quì purtroppo dopo complimenti e applausi non ci rimane che il vuoto di un quarto posto in classifica accompagnati dalla consapevolezza matematica d'essere stati scavalcati da chi non ha giocato in maniera pulita.
A questo punto, un pò avviliti però abbiamo conquistato la coscienza di dover farci ascoltare "fuori" dove veramente potremmo avere mercao e soddisfazioni.
E' cominciato così un lavoro costante sui pezzi, revisioni, ristesura, arrangiamento. Passati 3 mesi dall'inizio ho cominciato a scalpitare perchè volevo vedere la fine. Non mi è stata mai data una risposta certa , ma pareva che intorno a Maggio si poteva ipotizzare d'aver concluso il grosso. Ora siamo ad Aprile e abbiamo appena terminato la preprduzione della prima metà del disco. Crisi. Panico. Impazienza. Eccola l'impazienza!
La gente che ci segue si chiede se siamo ancora insieme come band, gli organizzatori di belle serate ci chiedono di fare Live e noi...stiamo producendo. Ho una voglia di ritornare sul "campo di battaglia" che mi si mangia, mi sviscera, mi fa correre.Ma.Devo.Stare.Calma. Tempo al tempo.
Finalmente oggi però negli occhi dei miei compagni ho visto grinta, decisione e convinzione VERA per il lavoro che stiamo facendo. Finalmente credo che tutto il tempo che ci stiamo impiegando e che ancora serve , renderà il nostro lavoro pari a quello di artisti internazionali.
Abbiamo una sola cartuccia da sparare...dobbiamo sparare la migliore e rendere la mira perfetta!
Oggi si è parlato di tempi reali, la nostra riscesa in campo si prospetta per Settembre/Ottobre con Cd completo e prime date del tour di promozione.
Incrociamo le dita.

Rock'n Love


martedì 23 marzo 2010

Tostadas



Questa mattina ho deciso di cominciare bene la giornata. Ho fatto 2 tostadas. Non sono venute bene come quelle di Q. però il gusto del pomodoro mi ha avvicinato un pò all'altrà metà del mio mondo.

Qui le cose vanno come vanno, non dovrei ma bevo troppo, non dovrei ma fumo 20 sigarette in una giornata e non voglio tornare a casa. La situazione non è delle più gravi ma mi infatidisce così tanto da volermi distaccare dalla realtà pur di non affrontarla. Codarda, stupida, so che basterebbe poco ma se i miei non lo fanno...perchè io dovrei?Per dare un esempio di maturità? A 26 anni mi trattano come una bambina quando conviene a loro.Mi sento usata, messa in mezzo, presa per il culo.
Mia madre è troppo piena di se, convinta, autoritaria. Tanto autoritaria da spaventare. Persino se stessa. Si svela per quello che è nell'incapacità di saper ammettere il suo essere umana ostinandosi ad essere una macchina priva di sentimenti fatta di pura ed essenziale razionalità.
Mio padre ingenuo come un bambino abbassa le orecchie tanto da chiudersi in se stesso , prendere decisioni sbagliate e concentrarsi sul tanto odiato lavoro.
Pur amandosi tanto e da così tanto, a volte sembra che non abbiano un canale di comunicazione.
Mi danno rabbia e io non ho mai saputo convivere con la rabbia. Almeno in casa sono sempre stata tranquilla. Ora che il problema è lo stare a casa per non vederli giocare al "gioco del silenzio" non so dove andare per stare in pace. Quindi vago. Torno quando la casa intera dorme, anche il mio pianoforte dorme...e non può darmi consolazione.
Avrei bisogno di un livido che non mi faccia pensare.
Avrei bisogno delle ali ai piedi.
C'è una canzone che ancora non ho scritto e mi gira in testa...



"Just tell me something...tell me what I want.
and LEt me pray what i'm dyng for
and let me cry what i believe in to
My last breath
give me just my feelings
and tell me what i need you to know ."


Tocca a me!!

Eccomi!

Ci ho messo due giorni per riuscire a scrivere un post. Troppe cose da buttare fuori, probabilmente. Idee sparse, pensieri tristi, momenti di felicità.
1500 kilometri sembrano cosi' poco e due secondi dopo tanto cos'i tanto che a volte credo di impazzire. Io, dentro del pacco, vorrei un odore. Un attimo di quella incredibile sensazione di trovarmi dentro il tuo collo. Adesso, avendo trovato dentro il pacco Tambo&Bamba, i 1500 kilometri sono diventati un po di meno.

Vivo nella città sbagliata. Strana sensazione questa... come vivere in un gioco, niente è del tutto vero, la vita reale arriva attraverso lo schermo, la sera. So che non dovrebbe essere cosi, dovrei approffitarmi delle mie esperienze in questa città che oggi mi sembra cosi strana dopo viverla ormai da 6 anni.
Ma qui gli amici sono diventati lontani, situazioni strane capitano con loro ultimamente. Il mio migliore amico qui mi ha mollato. Come se fosse un fidanzato, mi ha detto che non vuole piu essere accanto a me. Sono rimasta da sola, mi sono sentita abbandonata come un cucciolo sull autostrada, i 1500 kilometri sono diventati molti di piu, come capita con le cose brutte. Ma tirarti su mi ha tirato su pure a me. Scusa se non te l ho detto prima, ma i problemi è meglio prenderli uno ad uno, piano piano. Se apri il blog vuol dire che è un buon momento per spiegarto come mi sento.
Scusa se non era questo il uso giusto del blog, ma ormai sai che non sono una persona troppo corretta.
Dentro il pacco voglio l odore del tuo collo e, se c entra pure, vorrei una sensazione bella che mi faccia sentire che questa citta è un po piu il mio posto, almeno fino a luglio.

Adoro il pacco rosso... :)

domenica 21 marzo 2010

"chi lo scrive il primo post?""TU""No TU""NO TU""No...."



Bene! Scelta la piattaforma, il layout, i colori, lo sfondo...tutto...siamo arrivate dopo 1 ora e un quarto a scrivere il nostro primo post...e il cervello improvvisamente si è svuotato di qualsiasi tipo di pensiero!
Normale che capiti? Vogliamo chiamarlo imbarazzo? Blocco dello scrittore? Ansia da prestazione? O semplice mancanza di connessione delle sinapsi?
Non lo sappiamo. Siamo in 2 e al momento ci manca la certezza della nostra capacità di scrivere qualcosa di vagamente intelligente!

Tutto è partito da un momento di "crisi" .

Talvolta per consolare le persone a cui si vuole bene inventiamo le cose più strane, ci arrampichiamo sugli specchi cercando di trovare l'unico modo per far distrarre la persona che ci chiede ( spesso silenziosamente ) aiuto...e quindi...
Arriviamo ad un blog.
Salvezza di questa serata partita malissimo! Sorpresa inaspettata all'interno di un piccolo pacco, che non può contenere nulla di razionale, perchè fatto d'etere, pixel e fotoni.

"Cosa vorresti che ci fosse dentro?"
"Non lo so.."
"...Esprimi un desiderio..."